La Collina dei conigli . R. Admas
Cap.8 Pag.42 quattrinella Lysimachia (Quattrinella)
Ha sviluppo tappezzante e tende quindi ad allargarsi molto. Queste piante si utilizzano nei giardini rocciosi. In estate assumono una colorazione giallo. Sono di taglia piccola e possono raggiungere i 15 cm di altezza. Non mantengono la foglia in inverno
    pulcaria Varietà dysenterica. Oppure varietà vulgaris
Pianta perenne fornita di un rizoma obliquo o strisciante sul terreno dal quale si sviluppano i fusti eretti e normalmente ramificati; la pianta stropicciata emana un odore non molto gradevole e vagamente simile a quello della menta.
Le foglie, tutte inserite alterne sul fusto, sono di forma oblunga o lanceolata e sessili; hanno la base amplessicaule e spesso slargata in due orecchiette; la superficie è rugosetta e scabra al tatto, il margine è ondulato, intero o più spesso finemente dentellato
I capolini sono riuniti in un corimbo terminale ampiamente ramificato; ogni capolino ha un lungo peduncolo ed è circondato da un involucro formato da numerose brattee strettamente lineari e acuminate. I fiori posti alla periferia del capolino hanno una ligula giallo-dorata, quelli interni hanno la corolla
tubulare terminata da cinque piccoli denti triangolari e circondata dalle setole del pappo.
Il frutto è un piccolo achenio oblungo percorso da alcune costolature verticali e qui provvisto di peli; nella parte superiore è inserito il pappo composto
da poche setole molto lunghe.
    colchici Il colchice arriva tra i primi quando si comincia a sentire la prima aria tiepidina di marzo e aprile. Il suo fratello gemello, il croco segnala invece l'arrivo dell'inverno ed ha dimensioni maggiori.
    tignamica

Helichrysum italicum.
Pianta perenne con portamento cespuglioso, alta 30-40 cm, di colore biancastro.
I fiori sono di colore giallo-oro ed hanno un intenso e gradevole odore aromatico.

    canne palustri

La Canna comune è una delle più grandi graminacee nostrane.
E' molto diffusa allo stato spontaneo: la si ritrova infatti nelle zone paludose, ai margini dei laghi, lungo le rive dei fiumi e dei canali.
E' caratterizzata dal possedere un grosso rizoma nodoso e sommerso, da cui si ergono fusti straordinariamente flessibili che possono raggiungere una altezza di 4 m; le foglie sono lanceolate ed appuntite.
L'infiorescenza ha una morfologia a pannocchia, lunga circa 40 cm, con spighe piumose, brunastre, erette o pendule; adattamento questo finalizzato all'impollinazione anemogama, tipica nella maggior parte delle graminacee.
La canna palustre si può considerare il più bio-ecologico dei materiali per l'isolamento. Vi sono poi altri materiali che hanno comunque un bassissimo impatto ambientele e che sono altrettanto biocompatibili, come ad esempio: la fibra di cocco, la juta, il lino, il mais, a fibra di cellulosa in fiocchi.

  Pag.44 scrofularia

Scrofularia
Habitat: terreni umidi boschivi in pianura e zone submontane, abbastanza diffusa nell'Italia centro-settentrinale, fino a 1.800 m.

La scrofularia appartiene alla stessa famiglia della graziola, della digitale a fiori porpora, molto decorativa, della beccabunga, dell'eufrasia e del verbasco. Come queste, contiene sostanze che agiscono sulcuore; sarà, quindi, opportuno attenersi alle dosi prescritte. La pianta stessa non invita ad abusarne, perche, sfregandola tra le dita, emana un odore nauseante; quando si eccede, può provocare conati di vomito e violenta diarrea.

    ghiandaia La ghiandaia (Garrulus glandarius), lunga circa 34 cm, ha un piumaggio bruno-rosato con coda nera, ali nere con una macchia bianca e una azzurra, e lunghe piume erettili striate di bianco e di nero sul capo. Sia il maschio che la femmina possono raggiungere un peso massimo di circa 192 grammi.
E' dotata di un becco più corto della testa, piuttosto grosso e leggermente uncinato all'apice.
E' un uccello irrequieto, fra i rami si muove con una notevole agilità, ha un forte timore degli uccelli rapaci, i quali non hanno difficoltà a prenderlo allorché si trova a volare in luoghi aperti.
  Pag.46 rabarbaro

Pochi sanno che il Rabarbaro (nome botanico Rhetun palmattun o Rheurn officinale) universalmente conosciuto come componente di liquori, bibite analcoliche, aperitivi e caramelle amare e digestive, è una pianta erbacea perenne che ha la sua zona d'origine nelle montagne della Cina accanto al lago Ku KuNor, nel Tibet e nella Mongolia fino ad una altitudine di 3.700 metri sul livello del mare e il cui uso nella farina copea orientale si perde nella notte dei tempi.

Della pianta, che può raggiungere un'altezza di due o tre metri, si usano i rizomi e le radici per il loro valore aromatizzante, aperitivo, digestivo, depurativo ed anche, a secondo i casi, astringente e lassativo dati i principi attivi (tannini ed antrachinoni) che essi contengono.