La Collina dei conigli . R. Admas

Cap.30

pag.276 cicuta aglina

Nome volgare Cicuta minore; cicuta aglina; erba aglina; falso prezzemolo; prezzemolo dello sciocco.
Caratteristiche
Pianta annuale o biennale , eretta, gracile, di odore intenso fetido.
Fusto cavo, alto da 30 a 200 cm, senza resti fibrosi alla base, spesso chiazzato di scuro, ramoso in alto. (H-180 cm.Osservazione personale)
Foglie a contorno triangolare, di color verde scuro, 2-3 pennatosette
Ombrelle composte, a 10 - 20 raggi, per lo più superate e opposte alla foglia ascellante.
Involucro nullo; involucretto normalmente a tre bratteole pendule e rivolte all'esterno
Fiori ermafroditi; petali bianchi con quello esterno leggermente più grande.
Frutto ampiamente ovoide o subgloboso più o meno compresso dorsalmente, glabro, profondamente costolato.

Velenosa: tutta la pianta. Questa specie potrebbe essere confusa con il prezzemolo, ma l’odore fetido e nauseabondo delle sue foglie e del suo fusto (una volta tagliuzzati) deve allarmare l’incauto raccoglitore.


    borragine

La boraggine (Borago officinalis, L.) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Boraginaceae.

La pianta è probabilmente originaria dell'Oriente, ed è diffusa in gran parte dell'Europa e nell'America centrale, dove cresce tuttora in forma spontanea fino ai 1000 m s.l.m.[1]. Viene coltivata in tutte le regioni temperate del globo. Il nome deriva dal latino "borra" (tessuto di lana ruvida), per la peluria che ricopre le foglie. Altri lo fanno derivare dall'arabo abu araq (= padre del sudore), attraverso il latino medievale borrago, forse per le proprietà sudorifere della pianta.

Pianta erbacea, spesso coltivata come annuale, può raggiungere l'altezza di 80 cm. Ha foglie ovali ellittiche, picciolate, verdi-scure raccolte a rosetta basale lunghe 10-15 cm e poi di minori dimensioni sullo stelo, che presentano una ruvida peluria. I fiori presentano cinque petali, disposti a stella, di colore blu-viola , al centro sono visibili le antere derivanti dall'unione dei 5 stami. I fiori sono sommitali, raccolti in gruppo, penduli in piena fioritura e di breve durata. Hanno lunghi pedicelli. I frutti sono degli acheni che contengono al loro interno diversi semi di piccole dimensioni.
Le foglie giovani (utilizzate fresche) sono variamente impiegate in cucina: in insalate, minestroni, semplicemente bollite con olio e limone, oppure come ripieno di ravioli. Talvolta vengono usati anche i petali.

E' emerso un grande interesse commerciale, a livello internazionale, per l'olio estratto dai semi: l'olio gamma 3 linolenico (GLA; 18:3.OMEGA.6), che ha notevolissimi utilizzi, soprattutto nutrizionali, dietetici, medicinali, cosmetici. Tale fatto ha prodotto un rinnovato interesse per la pianta, essendo evidente la facilità di coltivazione industriale della pianta stessa e per il fatto che l'unica altra sorgente vegetale agevole per tale olio sono i semi di Oenothera biennis, ma con coltivazione più complessa e rese inferiori.

    verbasco Verbascum L. è un genere di piante della famiglia Scrophulariaceae.
Il nome Verbascum deriva dalla radice virb (proprio anche alla Verbena) che significa verga. Il nome greco invece, phlomos, ha una radice preindoeuropea che è riconducibile a bhle, che significa gonfiarsi, ma anche brillare. Questo deriva dal fatto che la pianta era usata come stoppino per le lucerne fina da tempi antichissimi; anche in accadico il nome della pianta vuole dire lucerna
    centauria

Centaurea è un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Compositae o Asteraceae, sottofamiglia Tubuliflorae). Del genere Centaurea si conoscono circa 500 specie di annuali, biennali, perenni e suffrutici, spontanee; è un gruppo di piante polimorfe, di difficile determinazione. Alcune specie sono coltivate come ornamentali, altre come officinali (C. cyanus).
Le centauree sono piante erbacee annuali, biennali o perenni, a foglie alterne. Come per tutte le Compositae, i fiori sono disposti in capolini, avvolti da un involucro di brattee. Nel caso delle centauree, i fori sono tutti tubulari, quelli della periferia (perlopiù sterili) si aprono in cinque grandi lobi. Il colore va dal rosa, al porpora e il violetto, ma esistono anche specie a fiore giallo.L'involucro è composto da bratteee ineguali su più file, come nel carciofo. Queste brattee sono quasi sempre ciliate ma anche spinose. I frutti sono achenii. La osservazione accurata è essenziale per la determinazione della specie.

NB. La Centaurea Cyanus è il fiordaliso

  pag.277 gheppi Il gheppio (Falco tinnunculus, Linnaeus 1758) è uno dei rapaci più diffusi nell'Europa centrale. Molti conoscono il gheppio poiché ha conquistato le città come proprio ambiente e si caratterizza per il suo originale volo oscillante.
I gheppi mostrano più che altre specie un acceso dimorfismo sessuale. La caratteristica più notevole è che i maschi hanno la testa di colore grigio chiaro, le femmine invece sono uniformemente di colore rosso mattone. I maschi hanno le ali di colore rossastro e sono caratterizzati da alcune macchie scure a volte dalla forma di asterisco.
Il fondoschiena e la coda - il cosiddetto fascio - è di colore completamente grigio chiaro con un trattino nero finale e una bordatura bianca. La parte inferiore è di color crema chiaro con strisce o macchie marroncine. La parte inferiore del ventre è invece totalmente bianca.
La femmina adulta è bordata di scuro nella schiena. A differenza del maschio anche il fascio è marrone e mostra inoltre diverse strisce laterali e un determinato legame finale. Anche la parte inferiore è più scura che nel maschio e mostra una pezzatura più forte. I piccoli assomigliano nel piumaggio alle femmine. Tuttavia le loro ali sembrano più rotonde e più corte che nei gheppi adulti. Inoltre le punte delle loro aperture alari mostrano margini più chiari.
Pelle cerata e anello attorno all'occhio, che sono gialli negli uccelli adulti, negli uccelli giovani vanno dall'azzurro al verde giallastro.
In entrambi i sessi la coda è arrotondata poiché le penne della coda sono più corte di quelle mediane. Negli uccelli adulti le punte delle ali raggiungono la fine della coda. Le gambe sono giallo chiare, gli artigli sono neri.

Come tutti i falconiformi, il gheppio è dotato di 15 vertebre nel collo che gli permettono di girare il capo di 180° e di osservare appollaiati su un albero una preda fino a 220 gradi senza doversi muovere.
La corporatura dei gheppi (lunghezza e apertura alare) varia a seconda della sottospecie e del sesso. Nella sottospecie presente in Europa (Falco tinnunculus tinnunculus) i maschi hanno un'apertura alare di 74 cm, le femmine di 78.
Il peso degli individui varia parecchio a seconda del sesso. Normalmente un gheppio maschio pesa sui 200 grammi, una femmina 20 grammi in più. Il peso delle femmine varia a seconda del periodo: nel periodo di deposizione delle uova arrivano a pesare anche 300 grammi. Le femmine più pesanti sono normalmente più fortunate nella cura dei piccoli nel nido.

    fiordaliso

Centaurea Cyanus
Centaurea
è un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Compositae o Asteraceae, sottofamiglia Tubuliflorae). Del genere Centaurea si conoscono circa 500 specie di annuali, biennali, perenni e suffrutici, spontanee; è un gruppo di piante polimorfe, di difficile determinazione. Alcune specie sono coltivate come ornamentali, altre come officinali (C. cyanus).
Le centauree sono piante erbacee annuali, biennali o perenni, a foglie alterne. Come per tutte le Compositae, i fiori sono disposti in capolini, avvolti da un involucro di brattee. Nel caso delle centauree, i fori sono tutti tubulari, quelli della periferia (perlopiù sterili) si aprono in cinque grandi lobi. Il colore va dal rosa, al porpora e il violetto, ma esistono anche specie a fiore giallo.L'involucro è composto da bratteee ineguali su più file, come nel carciofo. Queste brattee sono quasi sempre ciliate ma anche spinose. I frutti sono achenii. La osservazione accurata è essenziale per la determinazione della specie.

    millefoglio Achillea è un genere di piante Dicotiledoni, notevole per il numero di specie e di diverse taglie (alcune grandi; altre nane), della famiglia delle Asteraceae. Secondo la tradizione il nome deriverebbe da Achille che utilizzò la pianta per curarsi le ferite riportate in battaglia; ridimensionandone le proprietà cicatrizzanti, almeno delle specie a noi note, l'achillea è un rimedio per le piccole ferite.

Al genere Achillea appartengono altre 100 specie, diffuse soprattutto nelle regioni temperate. Dal punto di vista sistematico queste specie si dividono in due gruppi principali:

Altri autori comunque preferiscono organizzare i vari gruppi secondo la taglia: specie grandi ossia alte oltre 50 cm e specie piccole da pochi cm fino 50 cm.
Nelle classificazioni più vecchie la famiglia del genere Achillea è chiamata Compositae.
    tanaceto Il Tanaceto (nome scientifico Tanacetum vulgare L., 1753) è una pianta erbacea, perenne, dai fiori gialli, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
La famiglia di appartenenza del “Tanaceto” (Asteraceae) è la più numerosa nel mondo vegetale, organizzata in 1530 generi per un totale di circa 22.750 specie[1]. Nelle classificazioni più vecchie la famiglia delle Asteraceae viene chiamata anche Compositae.
Il genere di appartenenza (Tanacetum) è mediamente numeroso e comprende circa 70 specie, diffuse quasi unicamente nelle regioni temperate dell'emisfero boreale delle quali meno di una decina sono proprie della flora italiana.
All'interno della famiglia delle Asteraceae l' “Erba amare selvatica” (come viene anche chiamata comunemente questa pianta) fa parte della sottofamiglia delle Tubiflore; sottofamiglia caratterizzata dall'avere capolini con fiori ligulati alla periferia e fiori tubulosi al centro, squame dell'involucro ben sviluppate e frutti con pappo.
    Cintura di Cesare

La Cintura di Cesare è una lunga linea di alberi (un rettilineo di circa 5 km) che fiancheggia una vecchia strada romana nell'Hampshire.

Vedi su Google Earth.

 

  pag.278 artemisie L'assenzio maggiore (Artemisia absinthium, L. 1758) è una pianta dicotiledone appartenente alla famiglia delle Asteracee. È una pianta medicinale nota soprattutto per il suo impiego nella preparazione del distillato d'assenzio, aromatico e molto amaro che si beve diluito o zuccherato.
È una pianta erbacea perenne decidua (perde la parte aerea durante l'inverno) che ha origine nell'Europa centro-meridionale. Il suo rizoma è carnoso e da questo si dipartono fusti semilegnosi che possono raggiungere anche i 100 cm, ramificati leggermente nella parte superiore e quasi per nulla in quella inferiore. Questi ramoscelli sono dotati di foglie pennate dal colore verde reso però grigiastro dalla presenza di una peluria bianca che le ricopre; emanano un profumo piuttosto forte e il sapore è amaro.
Durante il periodo estivo produce piccoli pallini color oro disposti a spiga.