La Collina dei conigli . R. Admas

Cap.32

pag.301 caprimulgo

Caprimulgus europaeus
Il succiacapre o  caprimulgo deve il suo nome a quella che secondo Plinio era una delle sue caratteristiche più notevoli: l'abitudine di andare nelle stalle per attaccarsi alle mammelle delle capre e succhiarne il latte. Pur essendo questa una leggenda il succiacapre resta un animale dalle caratteristiche molto particolari.

Il succiacapre o caprimulgo europeo(Caprimulgus europaeus, Linnaeus 1758) è, insieme al Caprimulgus ruficollis l'unico rappresentante europeo della famiglia ornitologica dei Caprimulgidi. La specie è suddivisa in 6 sottospecie tra le quali si trovano in Europa la forma denominata C. e. europaeus e la sottospecie originaria dell'Europa meridionale C. e. meridionalis. Gli altri terreni di diffusione del genere sono l'Africa Nord-Occidentale, le zone temperate fino alle zone subtropicali dell'Asia fino al Lago Baikal, l'India nord-occidentale e la Mongolia. In Asia orientale questa sepcie non è presente. Il genere caprimulgus viene rappresentato in quelle zone dal Dschungel-Nachtschwalbe (C.indicus), una specie molto vicina al succiacapre.

Il succiacapre è un uccello lungo, delle dimensioni di un usignolo maggiore con una testa grande, piatta e molto corta ma un becco molto largo circondato da una peluria (le filopiume che servono alla cattura degli insetti in volo) distaccantesi dalla base del becco. Le zampine corte con il loro dito medio allungato sono quasi invisibili nel corso di un'osservazione da campo. Il piumaggio è di colore grigio scuro clorofilliano con striature più chiare e chiazze più scure. Le ali sono eccezionalmente lunghe tuttavia anche piuttosto strette; nell'ultimo terzo della parte inferiore delle ali appare una striatura bianca, persino le ali pilota esterne della lunga coda sono bianche mentre quelle centrali sono di colore scuro nero e marrone. Nelle femmine quasi dello stesso peso e della stessa dimensione mancano le caratteristiche distintive alle ali e alla coda. Durante il volo l'uccello appare significativamente più grosso e d'aspetto falchiforme. Le differenze tra le sottospecie non sono così evidenti. Per riassumere si può dire che le specie del sud e del sud-est sono un po' più piccole e più chiare nella colorazione del piumaggio e meno ricche di contrasto. Le sottospecie dell'Asia centrale assomigliano molto invece alla forma nominale.

    gracola Il merlo indiano (Gracula religiosa, Linnaeus) conosciuto anche come mainate e gracula è un uccello, appartenente alla famiglia degli sturnidi.
Ha piumaggio nero brillante, testa grossa, due caruncole gialle protese all’indietro ai lati del capo, becco robusto e coda corta. Ha una lunghezza variabile tra i 24 e i 39 cm e un peso massimo di 250 gr e ricava spesso il suo nido nelle cavità degli alberi (a volte usando vecchi nidi di picchi).
Le sue uova sono azzurrine macchiate di bruno o rosa. Tenuta in cattività, vive dai 15 ai 20 anni se tenuto bene. In rarissimi casi arriva ai 30 anni d'età.
  pag.303 cuculo Il cuculo (Cuculus canorus, Linnaeus 1758) è un uccello appartenente alla famiglia dei Cuculidi. Prende il nome dal suo verso caratteristico "cu-cu" (in alcune regioni il nome popolare è cucco, oppure in lingua piemontese "Cucu").
Il cuculo è lungo circa 30-35 cm, ha un'apertura alare di 55-60 cm e pesa 70-160 g. Il piumaggio è sull' azzurro nella parte superiore, mentre nella femmina talvolta può essere rossiccio. Nella parte inferiore è più chiaro con strisce trasversali scure.posseggono zampe corte, ali lunghe e sottili alla fine, coda lunga, più grossa alla radice.